Fu così che Piero si imbarcò su una barca a vela di più di 100 anni fa, le mise corna di Toro e la trasformò nel mito. Viaggiando dal Libano, l’antica Fenicia, attraverso le isole turche e greche, ci si chiede dove sia oggi Europa, quando la leggenda sembra essere dimenticata.
Dal mare Mediterraneo, compiendo le stesse rotte dei migranti, giungiamo nella ex Jugoslavia, teatro di una recente guerra, a Sarajevo, dove l’attentato del 1914 diede inizio a quella che qualcuno definì una guerra civile europea.
Come salvare l’Europa dai conflitti, dai nazionalismi? Paolo Rumiz per anni ha fatto da voce narrante a un’orchestra giovanile europea, diretta dal Maestro Igor Kuret, una realtà che è un’araba fenice che rinasce diversa ogni anno. E in questo rimescolamento di giovani musicisti europei forse risiede la realizzazione di un sogno che pare perduto.
Il tutto intrecciato con canti e voce narrante di Alessandro Scillitani, Marco Macchi al pianoforte, Stefano Ferrari al violino, Tommi Prodi alla chitarra e Mimmo Fontana alle ritmiche.